Il progetto e l’innovazione agricola

Il progetto e l’innovazione agricola

Nell’ultimo decennio, sostenibilità e qualità dei prodotti della filiera agroalimentare sono diventati temi centrali nel dibattito internazionale vedendo coinvolti soggetti come FAO e OMS.

Sempre su questi temi si è focalizzata sempre di più l’attenzione dei consumatori e dei produttori agricoli. Una reputazione di alta qualità, infatti, è sempre più necessaria per sostenere la competitività e la redditività del mercato dove sistemi di etichettatura affidabile e denominazioni d’origine sono strumenti sempre più utilizzati per comunicare le caratteristiche del prodotto al consumatore.

Agricoltura sostenibile, tuttavia, significa anche mantenimento e miglioramento della produttività. Viste infatti le possibili ripercussioni che i cambianti climatici hanno prodotto sulla redditività delle aree coltivate, diventa sempre più importante applicare tecniche che siano non solo economicamente vantaggiose, ma anche rispettose dell’ambiente e capaci, qualora necessario, di adattarsi ai cambiamenti in atto.

Il progetto DIGI-FARM attraverso la tecnologia Metering-pole combinata con specifici sensori vuole sviluppare un nuovo modello di azienda eco-sostenibile che minimizzi gli impatti ambientali associati alle varie fasi del ciclo di vita rispondendo così alle problematiche sopra viste. In particolare, la riduzione dell’impronta ambientale sarà realizzata attraverso un’attenta selezione dei materiali e delle tecniche impiegate per le operazioni colturali, delle tecniche e tecnologie utilizzate per la lavorazione dei prodotti, delle modalità di gestione di rifiuti e coprodotti.

Il palo intelligente permetterà inoltre la gestione da remoto degli input. Facendo anche parte del sistema di videosorveglianza e fungendo da gateway del sistema gestionale smart/Quaderno di Campagna, sarà in grado di raccogliere le informazioni e i dati relativi alle condizioni meteorologiche, allo stato di salute delle colture e alle sostanze nutritive presenti nel terreno. Queste informazioni, combinate con lo storico degli interventi già effettuati, saranno costantemente rese disponibili al produttore che potrà così, anche attraverso smartphone e tablet, intervenire opportunamente.

L’insieme della sensoristica presente, combinata con la possibilità di gestione da remoto permetterà anche di intervenire a distanza prevenendo in modo significativo rischi legati a condizioni ambientali (es. scarsa umidità del terreno), alla diffusione delle fitopatie (es. rilevazione mosca dell’ulivo), ad intrusioni di animali, etc. tutelando così la produttività e redditività dell’area.

La riduzione dei rischi sarà possibile anche grazie al fatto che la trasmissione dei dati registrati, utilizzando una combinazione di due reti (onde radio e rete mobile 4G/rete satellitare), sarà istantanea. L’utente finale potrà quindi intervenire opportunamente riducendo le perdite legate a interventi non tempestivi.

I sensori presenti, differenziati sulla base della cultivar, faranno si che gli interventi siano calibrati secondo le reali necessità della coltura e/o del terreno realizzando una riduzione degli sprechi dovuti agli attuali monitoraggi parziali del lotto coltivato. Si sviluppa cioè un modello di precision farming dove le risorse impiegate, quali acqua, fertilizzanti, prodotti biologici per la difesa delle colture distribuiti sfruttando la medesima rete (ad esempio l’impianto a goccia per l’irrigazione), sono ottimizzate riducendo così l’impronta ambientale associata alla filiera produttiva e garantendo al contempo alta qualità e produttività.

L’attenzione ai consumi energetici è evidenziata inoltre dal fatto che il Metering-pole sarà autoalimentato attraverso moduli fotovoltaici direttamente installati sulla sua superficie e, quindi, anche il gateway per la gestione da remoto di tutti gli input in campo sarà a bassissimo impatto ambientale.

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